Crollano gli sbarchi, e la nave con i migranti arriva in Albania

Nonostante sinistra e magistratura rossa persistono nel loro tentativo di boicottaggio, la risposta del Governo Meloni al contrasto all’immigrazione clandestina resta ferma

Gli sbarchi continuano a calare e i centri in Albania ritornano operativi. Nonostante sinistra e magistratura rossa persistono nel loro tentativo di boicottaggio, la risposta del Governo Meloni al contrasto all’immigrazione clandestina resta ferma.

Crollano gli sbarchi e crescono i rimpatri

Calano del 61% gli attraversamenti irregolari nel Mediterraneo e del 64% le partenze dei clandestini. E in soli sei mesi sono stati rimpatriati oltre 9.000 clandestini. Questi numeri sono il frutto dell’importante lavoro diplomatico del governo Meloni, in particolare con gli Stati africani. La nostra lotta contro i trafficanti di esseri umani non si fermerà mai.

Diminuiscono, così, anche i rischi di morti in mare. Solo grazie a questi interventi strutturali messi in campo dal governo Meloni, in sinergia con le Nazioni africane, si sono potuti raggiungere questi risultati. Un lavoro lungo e complesso, ma che sta dando i suoi frutti.

Patto Italia-Albania modello in Europa

A sinistra devono farsene una ragione: il patto tra Italia ed Albania per la creazione dei centri per i migranti funziona già e tutta Europa ci sta utilizzando come modello da replicare. Vogliamo garantire sicurezza e legalità: non possiamo far entrare in Italia chi non ne ha diritto. Esistono delle leggi, e vanno rispettate.

Qualcuno a sinistra, insieme a qualche magistrato rosso, avrebbe voluto abolire i confini della nostra Nazione e consentire a qualsiasi clandestino di entrare in Italia, ma non ci riusciranno mai: continueremo a lottare con forza contro il traffico degli esseri umani e contro l’immigrazione clandestina.