Arriva l’emendamento-bomba che può far saltare il rapporto malato tra coop rosse, sinistra e appalti pubblici, per impedire alle cooperative di finanziare i partiti politici. E’ la proposta, semplice ma rivoluzionaria, contenuta in un emendamento al Ddl Anticorruzione presentato da Fratelli d’Italia di cui sono primo firmatario. Il testo passerà in questi giorni al vaglio dell’Aula alla Camera dei Deputati.
Come sappiamo le cooperative, legate al mondo della sinistra, godono di particolari agevolazioni fiscali e soprattutto non possono produrre utili. E’ quindi una volta di più ambiguo il fatto che decidano di destinare, evidentemente in maniera del tutto volontaria, dei soldi per finanziare i partiti e la politica.
Inoltre le coop vivono di soli finanziamenti e commesse da parte degli enti pubblici: è evidente che occorre spezzare questa catena, se non vogliamo affermare che il finanziamento ai partiti sia in realtà solo un investimento per ricevere in cambio qualcosa.
In questi anni abbiamo assistito a troppe vicende, a partire da Mafia capitale, che ci dimostrano come sia necessario vigilare e mettere in campo nuove norme per la trasparenza nel rapporto tra politica, cooperative e pubblica amministrazione.
Il provvedimento, che conseguentemente vieta anche il finanziamento a feste o giornali di partito, se verrà approvato costituirà un primo passo per spezzare così questo legame non sempre limpido. Chi si occupa della cosa pubblica, soprattutto nelle amministrazioni, deve mostrare la massima trasparenza nell’assegnazione delle commesse e delle gare negli appalti.
Non possiamo più assistere alla consuetudine dei partiti della sinistra di intercambiare i propri vertici con quelli delle cooperative.