La conferenza programmatica di FdI a Pescara è ormai alle porte ed i preparativi sono agli atti finali: ecco tutte le informazioni utili per raggiungerla
Fervono i preparativi a Pescara per la conferenza che inizierà domani (clicca qui per leggere il programma completo). “L’Italia cambia l’Europa“, questo è lo slogan scelto per la Conferenza Programmatica di Fratelli d’Italia, perché crediamo che in Europa serva più Italia: con Giorgia Meloni, l’Italia vuole portare in Europa l’esempio virtuoso del Governo, che lavora per uno Stato che non sia nemico ma alleato dei lavoratori e di chi produce. Ecco tutte le informazioni necessarie ad arrivare e muoversi alla conferenza di Pescara.
Ecco dove parcheggiare
Raggiungere la conferenza è molto semplice: per chi arriverà in treno la stazione centrale di Pescara si trova a soli 650 metri dall’evento. Per chi, invece, sceglierà di raggiungere la conferenza in autonomia in macchina, potrà parcheggiare sempre alla stazione dove c’è un parcheggio con capienza di 1750 posti. Un altro parcheggio si trova vicino a dove si svolgerà l’evento con una capienza di 119 posti auto.
Ecco il programma e le sale
Il programma della Conferenza è davvero ricco: ci saranno tantissimi ospiti. Insieme a noi, Ministri, Presidenti di Regione, Deputati, Senatori e molti altri esponenti politici. Ma ci saranno anche molte altre personalità, come l’influencer virtuale Francesca Giubelli (clicca qui per approfondire) e molti altri che animeranno interessanti dibattiti nel corso dell’evento. Le sale che ospiteranno i dibattiti saranno tre: ci sarà la Sala Milano, la Sala Budapest e la Sala Vienna.
Ecco le tre sale
La prima sala è intitolata “Milano 1848”: richiama le Cinque giornate del 1848, un evento chiave per la storia della lotta delle Nazioni contro le autocrazie. La seconda sala è “Vienna 1683”: il riferimento è alla battaglia di Vienna in cui l’Europa venne attaccata dall’Impero Ottomano che, però, fu sconfitto. Infine la “Sala Budapest 1956”: che rimanda alla rivolta di Budapest e dei giovani ungheresi contro il comunismo sovietico.