Il lavoro della Commissione Covid, piaccia o meno a Conte o Speranza, alla sinistra o all’Oms, andrà avanti fintanto che non verrà portata alla luce tutta la verità
“Ho ricevuto ieri sera, in quanto presidente della commissione bicamerale d’inchiesta sulla gestione della pandemia di Covid, una irrituale lettera dell’ufficio legale dell’Oms”: è con queste parole che il Presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sul Covid, il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei, ha dato conto del maldestro tentativo di censura della Commissione Covid da parte dell’Oms. Andremo avanti, piaccia o meno a chicchessia.
L’Oms tenta la censura della Commissione Covid
L’OMS ha tentato di bloccare l’audizione in Commissione Covid del direttore generale aggiunto, nonché membro del Comitato tecnico-scientifico del governo Conte II. Un tentativo maldestro di ostacolare l’operazione verità sulla gestione della pandemia voluta da Fratelli d’Italia.
“Oggetto della missiva è l’audizione, fissata oggi, di Ranieri Guerra, già direttore generale aggiunto della stessa Oms, nonché membro del Comitato tecnico-scientifico del Governo Conte II. L’Organizzazione internazionale ci richiama a una serie di vincoli, alcuni noti, che graverebbero sugli ex componenti dell’Oms.
Vorrei escludere che l’intento di tale lettera sia quello di limitare i poteri d’indagine della commissione o di condizionare il prof. Guerra. È evidente che nessun eventuale tentativo riuscirà a limitare la mia funzione, poiché è mio dovere rispettare la legge italiana istitutiva della commissione d’inchiesta, per questo non limiterò alcuna domanda dei commissari”, ha dichiarato in apertura di seduta della commissione Covid il presidente Marco Lisei, senatore di Fratelli d’Italia.
Lettera Oms irricevibile, noi andremo avanti
La lettera inviata dall’ufficio legale dell’OMS al presidente della Commissione d’inchiesta sul Covid è senz’altro irricevibile: un tentativo maldestro di comprimere la funzione istituzionale della Commissione e provare a censurare le legittime domande dei commissari. Un’ulteriore dimostrazione della bontà del rifiuto netto da parte del Governo Meloni degli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale, i quali rappresentavano delle limitazioni alla sovranità nazionale che l’OMS ha tentato di propinarci.
Il lavoro della Commissione Covid, piaccia o meno a Conte o Speranza, alla sinistra o Cinque Stelle vari, all’Oms o al funzionario di turno, andrà avanti fintanto che non verrà portata alla luce tutta la verità.