“Papa Francesco era un uomo che sicuramente sapeva essere determinato, però quando parlavi con lui non esistevano barriere”
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato alla commemorazione di Papa Francesco a Camere riunite. Ha ricordato commossa Sua Santità come il Papa degli ultimi, degli invisibili, dei poveri, delle periferie fisiche ed esistenziali. Un uomo con cui ognuno era sempre a suo agio e che è sempre stato definito come “Il Papa della gente”.
Meloni: “Con Papa Francesco non esistevano barriere, eri a tuo agio”
“Siamo in quest’aula oggi per rendere omaggio a un grande uomo e a un grande pontefice che ha guidato la Chiesa con segni profetici in tempi complessi e certamente imprevedibili. Ricordare Papa Francesco non significa solamente omaggiare un protagonista assoluto della nostra epoca, ma parlare di un uomo che anche per me personalmente ha rappresentato molto di più.
Io ho avuto il privilegio di un rapporto personale, sincero, con il pontefice che mi ha fatto comprendere il tratto forse più straordinario del suo modo di interpretare il pontificato. Papa Francesco era un uomo che sicuramente sapeva essere determinato, però quando parlavi con lui non esistevano barriere, non creava distanza con il suo interlocutore. Con lui eri a tuo agio e potevi parlare di tutto, potevi aprirti, potevi raccontarti senza filtri, senza timore di essere giudicato”, così ha iniziato il suo intervento il Presidente Meloni.
Il Papa della gente
“Il mondo ricorderà Papa Francesco come il Papa della gente, degli ultimi, degli invisibili, dei poveri, delle periferie fisiche ed esistenziali. Sapeva che con la sua voce poteva restituire voce a chi non ce l’aveva e lo ha fatto. Lo ha fatto anche rompendo gli schemi perché diceva che non devi avere paura di andare controcorrente se è per fare una cosa buona. È così che il Papa, venuto da lontano, è riuscito ad arrivare fin dentro al cuore delle persone.
Papa Francesco ha saputo interpretare in modo nuovo molte cose a partire dai rapporti internazionali. Diceva che la diplomazia è un esercizio di umiltà perché richiede di sacrificare un po’ di amor proprio per entrare in rapporto con l’altro, per comprenderne le ragioni e i punti di vista ed è un insegnamento che intendiamo coltivare”, ha proseguito Meloni.
Mai smesso di invocare la pace e la fine delle guerre
“Papa Francesco non ha smesso di invocare la pace e la fine delle guerre. Dalla martoriata Ucrania al Medio Oriente, passando per il Sahel. Lo ha fatto anche quando sapeva che alcuni avrebbero potuto non capire e che le sue parole avrebbero potuto essere travisate e strumentalizzate, ma i suoi molteplici appelli alla pace rappresentano per noi oggi un ulteriore monito alla responsabilità”, così ha continuato il Presidente Meloni.
Il primo Papa al G7
“Quando io gli chiesi di partecipare al summit del G7 per portare questo messaggio, lui non esitò. Io, il governo, l’Italia, gli saremo sempre riconoscenti anche per questo, per averci regalato quella presenza storica la prima volta di un pontefice ai lavori del gruppo dei set. E in quell’occasione il Santo Padre ha detto che la politica serve e che di fronte a tante forme di politica meschine, tese all’interesse immediato, la grandezza politica si mostra quando, in momenti difficili, si opera sulla base di grandi principi, pensando al bene comune e a lungo termine”, ha concluso Giorgia Meloni.