Con le tasse degli italiani onesti che vogliono la legalità lo Stato sarà costretto a risarcire fino a 1.600 euro a migrante, più le spese legali
Dovranno essere risarciti perché il governo non li fece sbarcare immediatamente in Italia. Beneficiari del risarcimento, pagato con le tasse degli italiani per bene, sono un gruppo di clandestini che tentarono di entrare illegalmente nel nostro Paese con la nave Diciotti. A stabilirlo, la Corte di Cassazione, con una sentenza che crea un precedente davvero pericoloso: lo Stato dovrà pagare chi ha tentato di violare le leggi italiane. La magistratura non può assumere decisioni che spettano unicamente ai Governi.
Un precedente pericoloso
Secondo la Cassazione, sarebbero stati costretti ad una “illegittima restrizione della libertà personale” sulla nave Diciotti. Si tratta di immigrati clandestini che stavano tentando di entrare illegalmente nel territorio del nostro Paese e che l’allora governo non fece sbarcare immediatamente.
Il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione ha dato torto all’immigrato con un’ampia e motivata requisitoria, così chiedendo il rigetto della domanda. La Corte di Cassazione, invece, stravolgendo un principio di diritto in materia di risarcimento del danno, ha dato ragione al clandestino, obbligando lo Stato italiano a risarcirlo. In pratica, la Corte ha sostenuto che, seppur in assenza di una qualsiasi prova, il danno morale subito dal clandestino va supposto, e non necessita di essere provato.
Adesso, per effetto della sentenza, il governo Meloni dovrebbe risarcire fino a 160 euro al giorno, per un totale di 1.600 euro, ad ogni singolo migrante. Non solo, dovrebbero essergli rimborsate pure le spese legali. Una vera e propria follia, un’offesa verso tutti quegli italiani per bene che ogni giorno pagano le tasse e vogliono la legalità.
Decisioni che allontanano i cittadini dalle Istituzioni
“Per effetto di questa decisione il governo dovrà risarcire – con i soldi dei cittadini italiani onesti che pagano le tasse – persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente, ovvero violando la legge dello Stato italiano.
Non credo siano queste le decisioni che avvicinano i cittadini alle istituzioni, e confesso che dover spendere soldi per questo, quando non abbiamo abbastanza risorse per fare tutto quello che sarebbe giusto fare, è molto frustrante”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

