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Caivano: il governo Meloni apre un asilo. De Luca pensa alle sagre

Il Governo Meloni è al fianco delle famiglie campane nel fornire le risposte che per troppo tempo sono mancate, mentre De Luca si occupa della sagra per lo scazzatiello o della castagna

A Caivano è tornato lo Stato. Grazie al grande lavoro del governo Meloni sono state fornite risposte ai campani che per troppo tempo sono mancate. Mentre il governo Meloni apre un asilo, il governatore De Luca si occupa di sagre: questa è la palese contrapposizione tra chi lavora per un Sud che vuole uscire dal giogo dell’oscurantismo e dei sussidi, e chi invece parla solamente ed, invece, per la sua terra fa poco o niente. Il governo di Giorgia Meloni vuole far uscire Caivano dalla zona dalla marginalità a cui è stata condannata da decenni di mancate politiche sociali che l’hanno condannata alla ghettizzazione.

A Caivano è tornato lo Stato

Per anni Caivano è stato lasciato solo dallo Stato: la criminalità organizzata ne faceva da padrona gestendo, finanche, gli alloggi popolari. Dopo gli inaccettabili fatti di Palermo e Caivano, il governo Meloni è immediatamente intervenuto con un decreto e ha preso degli impegni per riqualificare le zone franche dimenticate per anni dallo Stato.

L’apertura dell’asilo, prevista dal piano straordinario per Caivano, approvato a dicembre scorso dall’esecutivo, rientra nella più ampia strategia che la struttura commissariale sta via via concretizzando. “L’asilo rappresenta un’opportunità per tutte le famiglie di Caivano, e degli altri comuni limitrofi, ed è un importante investimento per il futuro di queste comunità.

Sono molto felice che siamo riusciti in poco tempo ad aprire una struttura che, sebbene fosse stata completata nel 2019, non era mai stata resa disponibile. In poche ore dall’apertura sono stati più di trenta i bambini iscritti, questo dimostra quanto fosse necessario intervenire immediatamente nella realizzazione di quest’opera. Far crescere i bambini in un ambiente sicuro e stimolante e contemporaneamente offrire ai genitori un ulteriore porto sicuro è un notevole aiuto al welfare familiare e alla crescita economica del territorio”, così il commissario Ciciliano.

Mentre il governo Meloni lavora per i campani, De Luca pensa alle sagre

Mentre De Luca prosegue nello sperperare il denaro della regione Campania in sagre e festeggiamenti, il Governo Meloni sta al fianco delle famiglie campane nel fornire le risposte che per troppo tempo sono mancate per la mala gestione dei fondi. La Campania ha un sistema sanitario molto precario che avrebbe bisogno di investire i 400mila euro per altro e non destinarlo alle “Sciantose e Gagà”, sebbene siano sagre con l’obiettivo di valorizzare il territorio.

Non si può accettare che le uniche spese che De Luca ha scelto di sostenere siano quelle per la festa del fagiolo o della patata, per la sagra dello scazzatiello o della castagna. È evidente che nella sua azione è mancata totalmente una strategia di spesa che, invece, porterebbe grandi benefici alla Campania. Ed è assurdo che abbia anche il coraggio di urlare, insultare, sbeffeggiare. De Luca è diventato la parodia di sé stesso. Mentre il governatore del Pd Vincenzo De Luca continua ad insultare il Presidente Giorgia Meloni, in Campania qualcosa si muove per merito della struttura commissariale creata dal governo e guidata da Fabio Ciciliano. L’asilo è il primo di una lunga serie di obiettivi.