"BREDA AI GIAPPONESI, COSI' LA TOSCANA PERDE UN ALTRO GIOIELLO"
FdI: "Vergonoso che aziende nevralgiche finiscano in mani straniere,
il rischio è che facciano gli interessi del Paese di origine e delocalizzino"
Pistoia, 25 febbraio 2015
"Vergognoso che la Toscana abbia perso così un altro dei suoi gioielli, dopo quanto accaduto ad altre aziende nevralgiche come gli aeroporti e le acciaierie di Piombino. A prescindere da tutto, non è solo una questione di patriottismo imprenditoriale, che pure non manca, ma il rischio è che i nuovi proprietari facciano gli interessi dei Paesi da cui provengono. Il pericolo di una delocalizzazione della produzione è sempre presente, e quei politici che oggi gioiscono dovrebbero rendersi conto che stanno contribuendo all'indebolimento delle imprese italiane a livello globale". E' quanto commenta il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia e candidato governatore Giovanni Donzelli, insieme ai consiglieri Marina Staccioli e Paolo Marcheschi, dopo il passaggio di proprietà dell'Ansaldo Breda al gruppo giapponese Hitachi: "Pensiamo al caso Lucchini, quando abbiamo tirato un sospiro di sollievo per la salvaguardia dei posti di lavoro. In questo caso però – conclude il gruppo – esistono garanzie occupazionali solo per i prossimi tre anni, che dunque tutelano solo chi è vicino alla pensione. Gli altri dipendenti sono carne da macello. Inoltre non c'è al momento alcuna garanzia di tutela per l'indotto economico che ruota intorno all'Ansaldo Breda".
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