La raccapricciante vicenda della piccola di un anno, abbandonata dai genitori al freddo su di un marciapiede, davanti ad una sala giochi è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che confermano quanto la sindrome da gioco d’azzardo compulsivo sia un fenomeno in preoccupante aumento e coinvolga, come in questo caso, minori incolpevoli ed indifesi.
Ho presentato, insieme ai colleghi Paolo Marcheschi e Marina Staccioli del Gruppo Misto, non più tardi di pochi giorni fa, una proposta di legge tendente a contrastare il fenomeno della “ludopatia”, cioè della dipendenza da gioco.
La nostra proposta di legge intende regolamentare l’accesso responsabile al gioco lecito, limitando l’apertura e la collocazione delle sale gioco ed obbligando gli esercenti che ospitano macchine da gioco a promuovere una chiara e precisa informazione sui rischi connessi al gioco eccessivo.
Dato che la Corte Costituzionale ha demandato alle Regioni la possibilità di legiferare in materia di regolamentazione delle sale da gioco mi auguro che la nostra proposta di legge venga approvata subito con il consenso di tutte le parti politiche, perché vi è l’urgente necessità di tutelare determinate categorie di persone più deboli e maggiormente vulnerabili ed al contempo di prevenire il diffondersi del vizio del gioco
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