La competizione non è stata equa fin dall’inizio: un uomo trans che picchia una donna è solo una follia ideologica alla quale ci ha costretto la sinistra mettendo in pericolo l’incolumità della nostra atleta
Angela Carini lo sapeva bene, così come tutti noi. La competizione non era equa, ma ha comunque scelto – con coraggio e determinazione – di salire su quel ring, anche a rischio della sua sicurezza. Lo sapevamo tutti che su quel ring si sarebbero scontrati un uomo e una donna, tutti tranne i sinistri accecati solo dall’ideologia che hanno permesso che si consumasse questa follia. Angela, anche solo salendo su quel ring, per noi ha vinto.
Sul ring un uomo che picchia una donna
Quello andato in scena sul ring delle Olimpiadi di Parigi è molto più di un incontro di boxe impari che ha visto comunque la vittoria morale dell’azzurra Angela Carini. L’eventuale tragedia evitata per i colpi inferti all’italiana dall’atleta algerina iperandrogina, richiama la scelta fatta nel 2021 dal Comitato Olimpico Internazionale di adottare il nuovo regolamento che arriva a non considerare le profonde differenze genetiche e fisiche tra atlete. Clicca qui per approfondire.
Come Fratelli d’Italia, nel 2022 abbiamo provato a segnalare le possibili conseguenze di questa scelta di cui la nostra atleta oggi poteva rimanere vittima. Garantire la sicurezza di ogni sportiva non significa certamente discriminare qualcuno, mettere a rischio la salute degli sportivi in nome di un’ideologia forzatamente egualitaria è semplicemente folle.
Carini: “Poteva essere il match della mia vita. Esco a testa alta”
“Poteva essere il match della mia vita, ma ho dovuto pensare a salvaguardare la mia incolumità. Sentivo di doverlo fare, anche se non ho mai avuto paura di salire su un ring. Esco a testa alta. Non me la sono più sentita di combattere dopo il primo minuto. Ho iniziato a sentire un dolore forte al naso, non è da me arrendermi, è proprio perché non ci riuscivo, ho detto basta e messo fine al match.
Io non sono nessuno per giudicare o prendere una decisione, se questa ragazza è qui ci sarà un motivo. Io ho combattuto e sono salita sul ring nonostante le mille polemiche che ci sono state, io non sono nessuno per giudicare. Io sono salita sul ring per mio padre, la scorsa Olimpiade mio padre era in fin di vita, questa era la mia Olimpiade e volevo percorrere l’ultimo chilometro”, ha dichiarato la nostra atleta Angela Carini che, al contrario di altri, con le sue parole ha portato onore alle Olimpiadi nonostante tutto.
Al fianco di Carini
“Non ero d’accordo con la scelta del Cio nel 2021, non sono d’accordo oggi, ringrazio Angela Carini per come si è battuta anche non siamo riusciti a vederla, abbiamo visto solo dei piccoli flash. Mi dispiace ancora di più, mi ero emozionata ieri quando ha scritto combatterò perché in queste cose sicuramente conta anche la dedizione, la testa, il carattere. Però poi conta anche poter competere ad armi pari. E dal mio punto di vista non era una gara pari”, ha detto il Presidente Giorgia Meloni.