Alla sinistra non è rimasto che offendere. Dopo neanche una settimana dal termine sessista usato da Landini contro Meloni, stavolta è una senatrice M5S ad attaccarla con espressioni offensive
“Cheerleader di Trump”, ecco l’ultimo degli insulti della sinistra nei confronti del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Non bastava, che pochi giorni fa l’ha definita sprezzantemente “cortigiana”. Oggi è la volta della Senatrice del Movimento 5 Stelle Alessandra Maiorino. Non sapendo come attaccare il governo nel merito, ormai alla sinistra sono rimasti soltanto le offese.
L’insulto di Maiorino a Meloni
La Senatrice Alessandra Maiorino, durante un suo intervento in aula, ha affermato, riferendosi al Presidente Meloni : “Anche oggi l’abbiamo dovuta vedere nelle vesti di cheerleader del Presidente di un altro Paese”, facendo poi intendere che stesse parlando di Donald Trump.
Senatrice non nuova all’uso di espressioni irrispettose in aula, visto che qualche settimana fa aveva accusato il Ministro degli Esteri Tajani di “comportarsi come un influencer prezzolato da Israele”. Stavolta nel mirino verbale di Maiorino c’è finita Giorgia Meloni, definita come una ragazza pon pon di Trump.
Ennesimo insulto al Presidente Meloni
Non avendo argomenti per attaccare sul merito dell’azione di governo la sinistra si lascia andare al linguaggio offensivo nei confronti il Presidente del Consiglio. Ancora una volta, dopo neanche una settimana da quando Landini definì Meloni la “cortigiana di Trump”. Una scelta lessicale di cui a sinistra non si sono neanche scusati. Così come per l’espressione “cheerleader” usata dalla senatrice del M5S Maiorino. Solo qualche goffo tentativo di spiegare il senso, ma non una sola ammissione di aver usato una espressione infelice.
Governo Meloni sostiene la pace
Il governo Meloni ha sempre sostenuto la pace per arrivare al riconoscimento dello Stato di Palestina con due condizioni: la liberazione di tutti gli ostaggi e l’esclusione di Hamas nello Stato. Il piano di pace proposto da Trump va proprio in questa direzione ed è stato approvato da tutti. Soltanto la sinistra italiana è contraria.
