‘ColtivaItalia’, stanziamento record del governo Meloni: oltre un miliardo per l’agricoltura

Mentre l’Ue ipotizza di tagliare i fondi della Pac, il governo Meloni ed il ministro Lollobrigida si schierano concretamente al fianco degli agricoltori

Uno stanziamento per il comparto agricolo senza precedente. Un altro record del governo Meloni: oltre un miliardo di euro per l’agricoltura italiana per il triennio 2026-2028. Mentre l’Ue, nonostante tutti gli sforzi dei Paesi membri, pensa a tagliare i fondi per la Pac, il governo italiano interviene immediatamente con risorse consistenti e risposte concrete per l’agricoltura.

ColtivaItalia: intervento senza precedenti per agricoltura

Può senza alcun dubbio iscriversi tra i tanti record conseguiti dal governo Meloni. Anche in questo caso, i numeri sono oggettivi, e non ammettono distorsioni di sorta. Mentre l’Ue taglia la Pac, il governo Meloni interviene con lo stanziamento immediato di oltre un miliardo di euro per il comparto agricolo.

Il settore olivicolo, le filiere dei cereali e proteine vegetali destinate alla mangimistica e il settore dell’allevamento, per cui sono stati stanziati 300 milioni cada uno, ma anche 10 milioni per la stabilizzazione dei mercati, 150 milioni per il ricambio generazionale e 13,5 milioni per ricerca, innovazione e semplificazione. Il governo Meloni ed il ministro Lollobrigida stanno facendo tornare l’Italia una potenza del settore primario.

Ministro Lollobrigida: “Vogliamo mettere chi lavora la terra nelle condizioni di guardare al futuro con fiducia”

“Questo intervento permette nella fase attuale, in cui l’Europa fa scelte che segnano un passo indietro rispetto ai trattati fondativi, di andare avanti avendo una direzione. La proposta finanziaria che la Commissione ci propone, nonostante il lavoro di Fitto che ringrazio, non è all’altezza dei tempi e delle sfide future. L’agricoltura italiana però nel 2024 è stata la prima per valore aggiunto e per crescita del reddito degli agricoltori, e con Coltivaitalia guarda avanti e semina per raccogliere nel futuro.

Gli esiti e i frutti di questo provvedimento saranno importanti e li vedremo perché sosteniamo le filiere, il ricambio generazionale e la ricerca. Non lo facciamo per raccogliere consenso ma per garantire alle future generazioni scelta, cibo di qualità e benessere”. Così il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida a Palazzo Chigi, durante la conferenza stampa di presentazione del disegno di legge “Coltivaitalia”, collegato alla legge di bilancio.

Con queste misure, il Governo Meloni, che in questi anni ha già investito oltre 11 miliardi di euro nel settore agricolo, intende porre le basi per un modello produttivo più solido, sostenibile, giovane e tecnologico. “Vogliamo mettere chi lavora la terra nelle condizioni di guardare al futuro con fiducia, investendo in strumenti moderni e in una visione strategica di lungo periodo”, ha aggiunto il Ministro Lollobrigida.
Il Piano, con uno stanziamento complessivo di un miliardo di euro, distribuito nel periodo 2026-2028, mira a rafforzare l’autonomia produttiva dell’agricoltura italiana, sostenendo in modo strutturale i settori chiave e valorizzando le filiere agroalimentari del Paese. 

Ecco cosa prevede ‘ColtivaItalia’

Strategia per la Sovranità alimentare: 900 milioni di euro
– Fondo Sovranità alimentare: 300 milioni di euro per rafforzare la coltivazione di frumento, soia e altri settori strategici, ma deficitari.
– Allevamento Italia: 300 milioni di euro per l’allevamento italiano, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle importazioni e rafforzare la produzione di carne bovina nazionale e la linea vacca-vitello.
– Piano Olivicolo Nazionale: 300 milioni di euro per il reimpianto di oliveti con varietà resistenti e al ripristino della capacità produttiva delle aziende.

Stabilizzazione dei Mercati: 10 milioni di euro
Per garantire prezzi certi e stabilizzare i mercati, sono stanziati 10 milioni di euro destinati ai contratti di filiera per il frumento, che prevedono un credito d’imposta dal 20% al 40% a seconda della durata degli accordi (da 3 a 5 anni), con il prezzo stabilito per l’intera durata del contratto per mitigare le oscillazioni del mercato e assicurare al contempo un reddito stabile agli agricoltori.

Ricambio generazionale: 150 milioni di euro
Accesso al credito per giovani e donne.
Al fine di favorire il ricambio generazionale e promuovere l’imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura, il piano mette a disposizione 150 milioni di euro per facilitare l’accesso al credito per le imprenditrici e dei giovani  imprenditori agricoli tra i 18 e i 41 anni.

Terre ai giovani
ISMEA metterà a bando 8.417 ettari che potranno essere assegnati in comodato d’uso gratuito per 10 anni a persone tra i 18 e i 41 anni, con la possibilità di riscatto al 50% del valore iniziale al termine del contratto. 

Terre abbandonate e silenti
I comuni mapperanno le terre abbandonate o silenti e potranno metterli a disposizione, in concessione o affitto, per ridurre la parcellizzazione fondiaria e restituire i terreni alla coltivazione. In questo modo si potrà aumentare la produzione agricola, garantire il contrasto allo spopolamento delle aree interne e contrastare il dissesto idrogeologico.

Ricerca e innovazione: 13, 5 milioni di euro
Si rafforzano ricerca e digitalizzazione. Il CREA assumerà 45 nuove unità di personale dedicate alla ricerca. Verranno supportate le aziende agricole sperimentali del Crea e degli istituti agrari con investimenti in agromeccanica di precisione, intelligenza artificiale, sensoristica all’avanguardia e meccatronica. 

Nasce AGEAIT
AGEA si trasformerà in AGEAIT – Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, Innovazione e Tecnologia – per valorizzare il patrimonio informativo del SIAN e guidare l’innovazione nel settore agricolo e della pesca.

Semplificazione
Il disegno di legge prevede un pacchetto di semplificazione amministrativa volto a ridurre i tempi burocratici e ad agevolare l’accesso ai fondi pubblici. In quest’ottica, le istruttorie dei Centri autorizzati di assistenza agricola (CAA) diventeranno immediatamente esecutive per le pratiche prive di valutazioni discrezionali, garantendo una attuazione più rapida ed efficiente degli interventi.

Sostegno alle imprese colpite da epizoozie
Il disegno di legge introduce una misura concreta a favore della sostenibilità economica delle imprese agricole colpite da epizoozie nel corso del 2025. Tali imprese potranno beneficiare di una moratoria di 12 mesi sulla quota capitale delle rate di mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale in scadenza nel 2026, stipulati con banche, intermediari finanziari o altri soggetti autorizzati alla concessione del credito.
Per accedere alla sospensione, sarà sufficiente presentare un’autocertificazione che attesti una delle seguenti condizioni riferite al confronto con l’anno precedente:
– una riduzione del volume d’affari di almeno il 20%;
– una diminuzione della produzione di almeno il 30%.
Nel caso di cooperative agricole, vale anche – come condizione – la riduzione di almeno il 20% delle quantità conferite, o della produzione primaria, sull’anno precedente.