Nel Consiglio europeo del 21 e 22 marzo si sono discussi molti temi: tra agricoltura, migrazione e difesa è l’Italia che guida il dibattito in Europa
Grazie all’Italia e a Giorgia Meloni si torna a parlare di agricoltura ai massimi livelli. Il nostro governo è quello che ha investito più di tutti in agricoltura e le nostre misure concrete convincono l’Europa. Nelle Conclusioni del Consiglio anche il richiamo a misure straordinarie, come la semplificazione, il giusto reddito, gli strumenti di sostegno aggiuntivo, come l’estensione del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato e sulla concorrenza leale, basata su regole sia a livello globale sia nel mercato interno. Tutti punti su cui il governo Meloni, sin dal suo insediamento, ha lavorato con forza e ha insistito affinché fossero prioritari in tutti i consessi internazionali.
Meloni: “Nelle Conclusioni del Consiglio proroga aiuti di Stato in campo agricolo”
Il Presidente Meloni si è dichiarata soddisfatta del Consiglio europeo che è partito “dal tema che noi avevamo chiesto venisse inserito nella discussione del Consiglio che era il tema relativo all’agricoltura. Siamo partiti con un testo di conclusioni che aveva già la nostra approvazione, con riferimenti a misure concrete, oltre al lavoro che già la Commissione sta portando avanti, particolarmente in tema di semplificazione della politica agricola comune, particolarmente in tema di sostegno alle filiere, di lotta alla concorrenza sleale.
Per noi la partita importante era che ci fosse nelle conclusioni del Consiglio anche un riferimento alla proroga degli aiuti di Stato in campo agricolo e questo riferimento è entrato nelle conclusioni del Consiglio. Era una delle principali rivendicazioni che venivano poste anche dalle associazioni di categoria che abbiamo incontrato, come ricorderete, qualche settimana fa.
Lo considero un importantissimo passo in avanti. Nel prossimo Consiglio europeo la Commissione europea dovrà fare stato di quali sono ulteriori iniziative, ulteriori forme di sostegno per il comparto agricolo, che oggi è in estrema difficoltà in tutta Europa e quindi un lavoro molto concreto che si deve soprattutto grazie al lavoro italiano”, così è intervenuto il Presidente Giorgia Meloni a margine del Consiglio europeo.
Meloni: “Abbiamo chiesto ed ottenuto un dibattito sul tema dell’agricoltura”
“In questo Consiglio europeo abbiamo chiesto e ottenuto anche un dibattito sul tema dell’agricoltura, è un altro importante risultato quello che portiamo a casa oggi. L’agricoltura chiaramente non è solamente un settore chiave del nostro sistema produttivo, del nostro tessuto economico, ma rappresenta anche uno dei segni distintivi della nostra identità, del nostro essere italiani, del nostro essere europei e oggi affronta chiaramente una crisi sistemica rispetto alla quale un vertice come quello del Consiglio europeo non può non interrogarsi alla ricerca di soluzioni concreti.
Sono i problemi che gli stessi padri fondatori dell’Europa avevano intravisto, di cui erano perfettamente consapevoli quando hanno costruito la Comunità economica europea, quando hanno immaginato la politica agricola comune. Oggi noi abbiamo bisogno di adattare quella politica agricola comune: gli obiettivi rimangono sempre gli stessi ma gli strumenti devono essere adattati a un contesto in continua mutazione.
Abbiamo questa realtà nella quale i prezzi di produzione continuano ad aumentare, i costi di acquisto continuano a diminuire e noi non possiamo gravare ulteriormente i nostri agricoltori anche di regole insostenibili, di burocrazia insostenibile. Non possiamo non tenere in considerazione il fatto che la filiera dell’agroalimentare è una filiera fondamentale nelle catene di approvvigionamento strategiche per la propria sovranità”, lo ha affermato il Presidente Meloni nel suo intervento agli Stati Generali d’Italia a Bruxelles.
Lollobrigida: “Grazie all’Italia e a Giorgia Meloni si torna a parlare di agricoltura”
“Grazie all’Italia e a Giorgia Meloni si torna a parlare di agricoltura ai massimi livelli. Con il documento strategico che ho presentato in Agrifish sulla revisione della Pac, la nostra Nazione ha gettato le basi per rimettere in discussione il valore intrinseco e i futuri orizzonti della Politica Agricola Comune e oggi è riuscita a ridare centralità al settore. I contenuti sostanziali del documento, condivisi con le organizzazioni di categoria, sono stati ripresi ed approvati nelle conclusioni del Consiglio Ue a Bruxelles.
Un passo in avanti importantissimo che si è concretizzato soprattutto grazie al lavoro portato avanti dall’Italia. È stato raggiunto un risultato eccezionale, che apre la strada ad una centralità ritrovata e al consolidamento del ruolo strategico dell’agricoltura. Il Consiglio europeo ha sottolineato infatti l’importanza del settore agricolo per la sicurezza alimentare e l’autonomia strategica dell’Unione, il valore di comunità rurali e il ruolo essenziale della politica agricola comune.
Nelle conclusioni, il Consiglio ha richiamato la Commissione Ue e l’Agrifish a lavorare su misure straordinarie, come la semplificazione, il giusto reddito, gli strumenti di sostegno aggiuntivo, come l’estensione del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato e sulla concorrenza leale, basata su regole sia a livello globale sia nel mercato interno.
Tutti punti su cui il governo Meloni, sin dal suo insediamento, ha insistito in tutti i consessi internazionali. Nell’ambito del Consiglio si è discusso anche della regolazione delle importazioni di grano dall’Est. Sono state annunciate misure più rigide che regoleranno l’import di grano e potranno prevenire la destabilizzazione del mercato”, lo ha dichiarato il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.