Pronti ad usare il mega-tubo. La Regione intervenga per garantire la salute dei cittadini.
Il caso delle acque inquinate di Agliana richiede un’immediata verifica anche sui terreni e sui prodotti agroalimentari della zona, che potrebbero essere più inquinati dell’acqua. Secondo quanto emerso in settimana arriveranno i risultati delle analisi commissionate da Pubbliacqua e a seguire la settimana prossima quelli di Arpat e Asl.
Sulle acque che escono dal fontanello di piazza Pertini, Publiacqua non effettua analisi da circa tre anni, forse è il caso di effettuare i controlli per garantire la salute pubblica. Se i risultati delle analisi commissionate dai cittadini di Agliana fossero confermati la situazione sarebbe grave, chiediamo che Arpat e Asl rendano noti al più presto i risultati delle analisi. Se fossero confermati si tratterebbe di un problema sanitario e ad intervenire dovrebbe essere anche la Regione: le sostanze ritrovate nell’acqua ad Agliana non sono generati da tubature o altre strutture di Pubbliacqua ma provengono da fonti esterne. Per questo è necessario analizzare i terreni e capire da dove arrivino gli agenti inquinanti. Vannoni nell’incontro di stamani ha fatto sapere che è pronto a trasportare l’acqua ad Agliana grazie ad un mega-tubo, la cosiddetta ‘autostrada dell’acqua; con la salute pubblica non si scherza, monitoreremo la situazione perché si adottino soluzioni che garantiscano i cittadini.