Maxi blitz contro i clan: prosegue senza sosta l’impegno dello Stato nella lotta senza tregua alla criminalità organizzata
Prosegue senza sosta l’impegno dello Stato nella lotta senza tregua alla criminalità organizzata. Il maxi blitz diretto dalla Direzione investigativa antimafia di Napoli ha portato all’arresto di 53 persone che adescavano subdolamente i minori tramite i social networks attraverso l’esaltazione della criminalità per costringerli a commettere estorsioni. Al mito di Gomorra continueremo a contrapporre in maniera forte e decisa quello della legalità.
Usavano i social per adescare minori per le estorsioni
Aprivano profili sui principali social networks e li riempivano di video ed immagini dove esaltavano la loro vita da criminali. Postavano a ripetizione immagini di una vita di lusso: macchine prestigiose, orologi costosissimi, ristoranti stellati, hotel con viste mozzafiato e la risposta a qualsiasi sfizio.
Il clan degli Amato Pagano adescava giovani sui social per costringerli a commettere estorsioni. Gli facevano credere di poter condurre una vita sfrenata, ma li avvicinavano solo alla galera. Dopo averli adescati, li obbligavano ad una vera e propria scuola dove gli insegnavano come commettere estorsioni.
La scuola di Camorra
Dalle intercettazioni effettuate sono emersi, tra gli altri, anche alcuni dialoghi tra due uomini del clan che parlavano di come insegnare ai giovani reclutati a chiedere il pizzo: “Quando sarete dentro ai magazzini non dovete sbattervi, ci vuole comunque educazione, cercate di agire in modo meno vistoso possibile”, oppure “Entra da bravo ragazzo, fai il giro, poi dici buongiorno, aspetti il tuo turno, aspetti che se ne vanno i clienti. Se ci sono problemi non reagite, basta dire: ci vediamo tra poco”.
Insomma, da come chiedere il pizzo a come reagire nel caso in cui qualcuno si fosse ribellato alla camorra. Un vero schifo che grazie all’incessante lavoro delle Forze dell’Ordine, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha conosciuto la parola finite. 53 uomini del clan sono finiti in manette.
Maxi blitz risultato eccellente
L’utilizzo dei social networks da parte della criminalità organizzata è una pericolosa novità che occorre approfondire per impedire che questi criminali mafiosi possano ancora approfittarne. Non possiamo permettere che i mafiosi agiscano indisturbati sulle piattaforme social adescano minori mostrando lusso e soldi facili, dobbiamo fermali. Subito.
Il maxi blitz che ha portato all’arresto dei 53 soggetti coinvolti è un risultato eccellente ed un segnale chiaro a chiunque voglia continuare a portare avanti attività criminali tentando di adescare giovani. Il governo Meloni continuerà a combattere la mafia ad ogni costo e con ogni mezzo a nostra disposizione.