Dopo la lettera dei professori per chiedere di sospendere le relazioni con gli atenei israeliani compaiono scritte antisemite all’Unifi
“Fuori Israele dall’Unifi. Palestina libera” è una delle tante scritte apparse sui muri dell’Università degli Studi di Firenze, precisamente al polo di Novoli, dopo che un gruppo di professori ha lanciato un appello per chiedere agli Atenei di sospendere le relazioni con le università israeliane.
Le scritte antisemite all’Unifi
C’è chi continua a gettare benzina sulla grave situazione di crisi in Medio Oriente, millantando di agire in nome della pace. Ecco una delle tante scritte apparse sui muri del polo universitario di Novoli a Firenze (in foto, a sinistra). Un fatto che arriva all’indomani dell’appello pubblicato da un gruppo di professori per chiedere agli atenei di sospendere le relazioni con le università israeliane.
Si tratta di una richiesta irresponsabile e da condannare, che alimenta i peggiori istinti di un sempre più pericoloso antisemitismo messo oggi in scena dai soliti facinorosi dei collettivi universitari, abituati da sempre a cercare lo scontro e a discriminare chi non la pensa come loro.
I soliti noti dei centri sociali
I soliti noti dei collettivi universitari, che all’Università fanno di tutto tranne che seguire le lezioni, continuano a imbrattare i muri dell’Università con scritte antisemite. Evidentemente non hanno di meglio da fare.
Sono sempre i soliti, discriminano tutti coloro che non la pensano come loro. D’altronde, abbiamo già assistito a loro manifestazioni connotate da grida di cori irripetibili, il cui obiettivo principale era diffondere notizie false e lanciarsi in grida vergognose contro Israele, senza mai una parola di condanna nei confronti di Hamas. Ecco dove ne parliamo sul blog.
La deriva dei docenti militanti. “Stop alla collaborazione con le università israeliane”
Dopo la lettera anti israeliana di 150 professori dell’Università di Bologna, le occupazioni varie negli Atenei, gli ammiccamenti ad Hamas dei collettivi, ora arriva l’appello sottoscritto da 4mila docenti in cui si chiede di fermare la “collaborazione con gli atenei israeliani”.
È vergognosa la richiesta dei 3.000 docenti universitari, alla fine del loro appello per il cessate il fuoco a Gaza, dell’interruzione da parte degli atenei italiani dei rapporti scientifici con le università israeliane. In nome di una ‘presunta’ umanità di comportamento adesso vorrebbero colpire una comunità culturale e scientifica per il loro fatto di essere di Israele e quindi ebrea.
La denuncia per apologia di terrorismo del console Carrai
“Siamo ormai in un mondo al rovescio dove una guida turistica attiva anche nei licei della città di Firenze, che denuncerò per apologia di terrorismo, ha postato su Fb che “se un giorno uno di questi bambini (di Gaza) mettesse una bomba di fronte a qualche scuola ebraica, voi lo giudichereste male? Odio semina odio e basta“.
Si comincia così e si arriva all’ideologia anti ebraica che ha portato al nazismo. Lo storia si ripete sempre”. Ecco la denuncia di Marco Carrai, console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia.