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A Reggello scorrettezze, parentopoli ed ombre

L’assunzione di un giovane tirocinante, che usufruisce per questo di un contributo regionale nell’ambito del progetto ‘Giovani sì’, presso lo studio tecnico associato dell’architetto Alessandro Foggi di Pontassieve, non farebbe di per sé notizia se non fosse che il giovane è il figlio di un’importante dirigente del comune di Reggello, Gerolama Tamborrino, che, come responsabile del settore urbanistico prima e, successivamente, di quello dei lavori pubblici, si è occupata delle nomine relative alla commissione comunale per il paesaggio. E l’architetto Foggi ne fa parte come membro esperto.

Come Fratelli d’Italia abbiamo presentato un’interrogazione in Regione cui si è affiancata, da subito, un’ulteriore attività di verifica e di richiesta di chiarimenti al comune di Reggello da parte dei consiglieri della lista civica “Nuova Reggello” Elisa Tozzi, capogruppo, e Calogero Pasquale che preannunciano “la proposizione, sin dal prossimo consiglio comunale, di ogni iniziativa che riterranno opportuna per appurare quanto accaduto e queste modalità poco trasparenti di gestire gli incarichi e le nomine”.
La vicenda è “molto grave, perché lascia presumere che ci possa essere stato un evidente scambio di favori che getterebbe un’ombra su tutto il metodo relativo alla gestione degli incarichi professionali nel comune di Reggello. E chissà, forse non solo lì.
Il sistema delle nomine funziona così: si apre un bando, vengono presentati i curricula, il dirigente incaricato apre l’istruttoria, fa la propria valutazione e poi avanza una proposta firmata al Consiglio che decide.
“La dirigente in questione nel 2011 aveva istruito il bando pubblico per la nomina di tre commissari per la commissione comunale per il paesaggio” spiega Tozzi “ma non è stato rintracciato alcun verbale che indichi quali siano stati i criteri per la selezione dei membri della commissione, nella quale viene nominato l’architetto Foggi che, già in passato, come emerge dal curriculum, aveva svolto altre collaborazioni professionali presso l’amministrazione comunale di Reggello.”.
“Precisato che lungi da noi l’idea di fare battaglie sui singoli mentre piuttosto intendiamo censurare un ‘modus operandi’ poco trasparente” sottolinea Tozzi “i dubbi vengono alimentati da un episodio successivo e mi riferisco alla nomina dell’architetto Elisa Gregorini nella commissione VAS in sostituzione di un membro dimissionario. La Gregorini è stata titolare di uno studio associato, la BLG progetti per il paesaggio, oggi chiuso, con cui aveva collaborato l’architetto Foggi: questo si evince dai curricula dove compaiono gli stessi progetti. Insomma, i soliti noti verrebbe da dire”!
“Non dimentichiamoci che è anche un problema di costi che vanno ad incidere sui bilanci comunali” aggiunge Tozzi facendo riferimento ai costi delle consulenze e degli incarichi esterni. “Se fossero utilizzati metodi trasparenti di selezione si arriverebbe anche a risparmi di spesa. Inoltre, chiameremo lo stesso Sindaco a rispondere perché fu lui a relazionare nel 2011 il consiglio sulla delibera di nomina dei membri della paesaggistica e, quindi, come poteva non sapere”?
Ho chiesto alla Regione di dirci se sia a conoscenza della vicenda e di conoscere tutti gli incarichi ricevuti dall’architetto Foggi e dai collaboratori del suo studio da parte dell’amministrazione comunale di Reggello a firma della Tamborrino o anche di lavori svolti per privati a seguito di autorizzazioni da parte della commissione paesaggistica. Abbiamo deciso di scoperchiare questo pentolone perché questo modo di operare sul nostro territorio impedisce trasparenza, competitività e frena l’economia. Adesso vogliamo sapere se la Regione reputi corrette tali procedure.