I fiorentini si sono stancati dei soliti sinistri: sempre i soliti al potere per anni ed anni fanno disastri: si sentono i padroni della città. Chi ama Firenze preferisce farsi rappresentare dal più grande museologo vivente che da Saretta: un discreto assessore che vuole più immigrati
Ci sono persone insospettabili che non avevano mai avuto il coraggio di avvicinarsi a noi e che adesso stanno girando casa per casa per chiedere di votare per il cambiamento. I fiorentini si sono stancati della sinistra, anche perché sempre le stesse persone al potere fanno danni: si sentono i padroni della città. Tutto questo, solo pochi mesi fa era impensabile per Firenze. Stavolta, con Eike Schmidt, faremo tornare davvero Firenze Magnifica.
Con Eike Schmidt cambiamo Firenze
Eike Schmidt è un candidato estremamente credibile. Un fiorentino che ama questa città preferisce farsi rappresentare dal più grande museologo vivente piuttosto che da Saretta: un discreto assessore che vuole accogliere più immigrati. I cittadini vogliono legalità, seria lotta al degrado e sicurezza ed Eike Schmidt è la persona che può portare tutto questo a Firenze.
Eike Schmidt è sempre in mezzo alle persone per parlare, ascoltare i problemi di tutti e proporre delle soluzioni concrete per la nostra città. In queste settimane sta parlando dei suoi progetti per far tornare Firenze Magnifica: dalla sicurezza alla lotta al degrado, ed il suo nome come candidato sindaco ha già rilanciato il nome di Firenze sui più grandi giornali del mondo.
A Firenze non serviranno più tessere di partito per vincere i concorsi
Quando vinceremo a Firenze, non faremo come loro: non chiederemo tessere di partito per poter vincere i concorsi, per poter entrare nei posti di potere, per avere un ruolo. Noi chiederemo solo il merito, il merito e il merito. Passato il 25 aprile, per la sinistra non c’è più l’emergenza democratica in Italia e tornano a fare gli arroganti come sempre e a voler occupare il potere in barba a qualsiasi regola democratica.
Noi siamo per la democrazia 365 giorni l’anno, quando io, Francesco Torselli o Jacopo Cellai abbiamo iniziato a fare politica a destra in questa città hanno provato a impedirci di parlare a scuola, all’Università, a crearci problemi sul posto di lavoro, come se essere di sinistra fosse l’unico modo per avere dei diritti in questa città e in questa regione.
Adesso si cambia, in meglio!