Fidi Toscana il 30 ottobre 2014 ha ricevuto dal Fondo Centrale di Garanzia del Ministero dello Sviluppo Economico, a copertura della garanzia offerta all’azienda Chil della famiglia Renzi, una cifra di 236.803,23 euro, ben superiore ai 34.951 euro che chiederà indietro la Regione. Dunque anche il governo Renzi, come ha annunciato di voler fare la Regione Toscana, deve attivarsi per recuperare i soldi pubblici con cui è stato coperto il debito dell’azienda poi fallita. E’ un dovere civile, oltre che morale, a cui Matteo Renzi siamo sicuri non vorrà sottrarsi.
Renzi al momento dell’erogazione del mutuo era l’unico dirigente della Chil, peraltro in aspettativa perché prima Presidente della Provincia e poi Sindaco di Firenze. Per tutelare l’interesse pubblico ed essere credibile, in qualità di Presidente del Consiglio, non può però fare altro che disporre al Fondo Centrale di Garanzia di rivalersi sull’azienda di famiglia, rivolgendosi al curatore fallimentare come ha fatto Fidi Toscana.