I 107 milioni di euro di soldi pubblici utilizzati per ripianare i debiti accumulati dall’Unità durante la gestione degli ex Ds sono un invito all’evasione fiscale.
Quello di far ricadere sul pubblico le perdite dei fallimenti è un vizio della sinistra, come abbiamo già visto nel caso dei debiti delle aziende della famiglia Renzi ripagati con i soldi dei cittadini.
In Italia i piccoli e medi imprenditori rischiano processi e i sigilli di Equitalia se per pagare i dipendenti non riescono a rispettare le scadenze fiscali, mentre lo Stato utilizza gli introiti delle tasse per pagare i debiti della sinistra al governo.
E’ un sistema familistico che fa perdere qualsiasi fiducia nelle istituzioni e sottrae allo Stato ogni credibilità nella lotta all’evasione fiscale.