A Parigi centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza domenica contro la legge di bioetica approvata dall’Assemblea nazionale francese e da oggi all’esame del Senato. Una mobilitazione così non si vedeva da molti anni.
La spiegazione è che quella del governo francese è una vera e propria deriva voluta in prima persona dal presidente Macron, che prevede la procreazione medicalmente assistita per tutte le donne.
Eterosessuali, single e coppie lesbiche potranno accedere alle tecniche di fecondazione assistita con copertura a carico della sanità pubblica. Una vera e propria apertura all’utero in affitto.
Alla protesta pacifica di domenica hanno partecipato 22 associazioni che hanno sollevato polemiche quali la possibile commercializzazione di sperma, embrioni e bambini ma anche la delegittimazione del ruolo paterno. Il motto più amato dai manifestanti è stato infatti “Liberté, Egalité, Paternité“.
Tra i nodi che l’imponente manifestazione di Parigi ha portato pacificamente all’attenzione del Paese, sottolinea il quotidiano l’Avvenire, c’è anzitutto l’apertura della filiazione in provetta a donne single e coppie lesbiche con l’abolizione della figura del padre, ma anche le minori tutele per l’embrione come oggetto di esperimenti.
E la possibile legalizzazione della maternità surrogata, che gli organizzatori del corteo parigino temono possa essere la naturale conseguenza della separazione tra bambino e figure materna e paterna, con l’introduzione delle “due madri” premessa dell’apertura ai “due padri”, possibili solo con l’utero in affitto.