Escludere dai finanziamenti pubblici le strutture ricettive che accolgono immigrati. E’ quanto ho chiesto in un emendamento presentato questa mattina alla nuova legge toscana sul turismo, sottoscritto anche da Lega Nord e Forza Italia.
La proposta sarà discussa e votata oggi in aula nell’ambito dell’esame alla legge. Le strutture ricettive che mettono a disposizione i propri locali per l’accoglienza agli immigrati rinunciano di fatto ad ospitare turisti, per questo non ci sembra giusto che ricevano finanziamenti pubblici per un’attività che non svolgono più.
L’emendamento riguarda le strutture che accolgono immigrati con la procedura di emergenza (come disposto dal dl 30/101995, n.451 e dal dlgs 18/08/2015), che garantisce di percepire una cifra a persona al giorno, di base 35 euro, a prescindere dai servizi forniti: la mia proposta rientra nell’obiettivo a cui lavoriamo da mesi con la proposta di legge ‘Taglia-business immigrati’, di prevedere regole di trasparenza e un utilizzo oculato del denaro pubblico per tutti i soggetti che operano nell’accoglienza. Oggi nessuna di queste strutture è obbligata a rendicontare le spese che sostiene. Molte di queste speculano per guadagnare di più: un business che costa all’Italia oltre 4 miliardi di euro l’anno.
Basta soldi pubblici a chi specula sull’immigrazione, non possiamo accettare che queste attività vengano premiate ulteriormente con i finanziamenti del turismo.
Il testo dell’emendamento |