Il rogo divampato nel capannone occupato abusivamente a Sesto Fiorentino (Firenze), e che oggi è costato la vita ad un uomo, rappresenta lo specchio della scellerata gestione dell’immigrazione in Italia ed è il volto omicida del buonismo della sinistra che guida le istituzioni.
Non possiamo accettare che nel 2017 una persona muoia in queste condizioni: oggi quelle istituzioni hanno sulla coscienza questa vittima.
Questa mattina ho effettuato un sopralluogo sul luogo dell’incendio esprimendo grande cordoglio per la scomparsa del giovane somalo.
L’episodio di oggi rappresenta il definitivo fallimento del tanto decantato ‘modello toscano’, che in realtà ha provocato il caos totale perché mosso soltanto da fini di lucro e non si preoccupa né di salvaguardare i cittadini italiani da una clandestinità alimentata e diffusa né di consentire una vita dignitosa a persone che sono state illuse e attirate in Italia.
Occorre creare urgentemente un nuovo sistema internazionale in cui chi ha diritto ad asilo politico o protezione internazionale deve essere individuato nelle aree di appartenenza e smistato nei paesi di tutta Europa. Chi non ne ha diritto non può partire, per evitare che possa morire in mare, nelle occupazioni abusive, sia costretto a vivere in condizioni disumane o finisca nel giro della criminalità.