Giustizia è fatta: anche il Tar ha stabilito che la scorta deve essere restituita definitivamente al Capitano Ultimo, l’uomo che arrestò Totò Riina.
Fratelli d’Italia si è battuto con tutte le sue forze per chiedere la restituzione della scorta (LEGGI QUI) ad un uomo che ha dedicato la sua vita alla lotta alla mafia. Lo Stato non può lasciare solo gli eroi per la patria.
“Finalmente una buona notizia! Chi ha dato tanto a questa Nazione, non può e non deve essere lasciato solo”, ha commentato Giorgia Meloni.
Per il Tar “è illegittimo il provvedimento con il quale la Prefettura di Roma, nel settembre scorso, ha comunicato al colonnello Sergio De Caprio la revoca del dispositivo di protezione in suo favore disposto dall’Ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza personale”.
Già sei mesi fa era stato accolto in via d’urgenza il ricorso presentato dall’Ufficiale dell’Arma.
Per il Tar la revoca della misura “non possa essere adottata se non sulla base di una valutazione e, dunque, di una motivazione, altrettanto approfondita e specifica in ordine alla situazione di rischio in cui versa il soggetto protetto”.
Inoltre, il Capitano Ultimo “ha documentato il compimento di alcuni atti intimidatori (in due occasioni sono state incendiate autovetture nelle vicinanze della sua abitazione) di cui è stato vittima, in ordine alla quali, allo stato, non sono stati acquisiti elementi tali da escluderne la natura dolosa”.