I somali occupano per anni abusivamente in condizioni fatiscenti, fanno gli scontri con la polizia e ottengono in premio una soluzione abitativa. Gli italiani che rispettano le leggi, invece, finiscono in mezzo a una strada. E’ tutto sbagliato: se fossimo noi di Fratelli d’Italia a decidere avremmo rimandato in Somalia chi non ha rispettato le nostre leggi e offerto le soluzioni abitative agli italiani che non hanno un tetto ma rispettano le regole. Lo abbiamo detto con Francesco Torselli, capigruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, commentando la fine dell’occupazione dell’immobile di proprietà dei gesuiti in via Spaventa a Firenze, avvenuta in seguito al rogo del capannone a Sesto Fiorentino.
E’ curioso che il Comune abbia così celermente agito per risolvere questa situazione scaturita da azioni illegali. Noi crediamo che uno stato civile debba riconoscere l’asilo a chi ne ha realmente bisogno, ma è inaccettabile pensare che si possono ottenere i risultati violando la legge. Si tratta di persone hanno per anni hanno occupato abusivamente il pericoloso e insicuro magazzino ex Aiazzone, dov’è divampato il rogo costato la vita ad uno di loro: questi somali, per noi, non avrebbero alcun diritto.
Invece le istituzioni guidate dalla sinistra spendono risorse, sottraendole agli italiani, per garantirgli una collocazione, alla faccia di tutti gli italiani che non hanno una casa e fanno salti mortali pur di non violare la legge.