La proroga della concessione idrica per Nuove Acque è una scelta anti-italiana e anti-toscana che rappresenta un vero e proprio regalo della Conferenza dei sindaci ai francesi. Una decisione di palazzo con la regia del Partito democratico di cui a subire le conseguenze saranno i cittadini, nonostante che i comuni che rappresentano la maggioranza della popolazione del territorio, Arezzo in testa, si fossero espressi in modo contrario. I sindaci del Movimento 5 Stelle Nogarin e De Pasquale, a cui piace riempirsi la bocca con la ripubblicizzazione dell’acqua, non hanno votato favorendo, nei fatti, l’approvazione della proroga e tutelando gli interessi privati di Acea.
E’ la mia dichiarazione con il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia di Arezzo, Francesco Lucacci.
I membri del Cda di Nuove Acque, con il Presidente Nannini in testa, si devono dimettere per consentire ai sindaci di trovare un’intesa espressione della volontà del territorio, dimenticando le cupe e cervellotiche dinamiche del Pd, i cui sindaci in sede di Autorità idrica hanno preso una decisione assurda.
Fratelli d’Italia si rivolgerà in tutte le sedi istituzionali e non, per tutelare gli interessi dei cittadini e delle pubbliche amministrazioni da quello che è una trama che favorisce i poteri forti.
Se questa è la strada verso l’ente unico di gestione dei servizi, oggi siamo convinti una volta di più che sia quella sbagliata, la soluzione è dare più spazio ai comuni e alla volontà dei cittadini.