Succede a Noisy-le-Sec, nella banlieue di Parigi: era prevista la proiezione di ‘Barbie’, ma i fondamentalisti islamici insorgono e la sinistra accoglie le proteste e cancella tutto
È successo a Noisy-le-Sec, nella banlieue di Parigi, ma sarebbe potuto succedere in un qualsiasi Comune amministrato dalla sinistra. È ormai evidente a tutti, infatti, la sempre maggiore sottomissione culturale che da sinistra dimostrano nei confronti degli integralisti islamici. E adesso sono arrivati perfino a bloccare la proiezione di un film perché sgradito ai precetti dell’Islam.
Da sinistra sottomissione agli integralisti islamici
Era prevista per l’8 agosto scorso la proiezione del film ‘Barbie’, e faceva parte della programmazione estiva del Comune francese di Noisy-le-Sec. Programmazione che avevano fatto gli abitanti del quartiere di Londeau per passare insieme, anche durante l’estete, momenti di socialità e coesione, si legge su ‘Le Figaro’.
Ma per gli integralisti islamici la proiezione di ‘Barbie’ significava “nuocere all’integrità delle donne” e “mettere in evidenza storie di personaggi lesbiche, gay, bisessuali e transessuali”. Così una banda di musulmani ha minacciato di “impedire la proiezione e distruggere tutta l’attrezzatura”. E il sindaco di sinistra, Olivier Sarrabeyrouse, ha ceduto alle richieste degli integralisti islamici bloccando la proiezione del film.
Francia come paesi arabi
In Libano, Algeria e Kuwait il film non è stato proiettato perché “promuove l’omosessualità”. E il Comune francese guidato dal sindaco comunista si accoda e blocca la visione del film, esattamente come nei paesi arabi governati dalla Sharia. Una scelta inaccettabile che dimostra, una volta di più, quanto a sinistra siano sottomessi ai fondamentalisti islamici.