Una statua della Libertà che con il braccio alzato brandisce un kalashnikov, canzoni che inneggiano alla “libertà per i carcerati” e ragazzi vestiti da carcerati: l’intollerabile carro che esalta la criminalità
Una carro con una statua della Libertà che con il braccio alzato brandisce un kalashnikov. Bambini che ballavano canzoni che inneggiavano alla “libertà per i carcerati” circondati da ragazzi vestiti da carcerati. Non c’è assolutamente niente di allegorico. Si tratta, piuttosto, di un intollerabile carro che inneggia alla criminalità.
Il carro che inneggia alla criminalità
Un carro di carnevale, trainato da un trattore, con una grande statua della Libertà che, con il braccio alzato, brandisce un mitra. Succede ad Acerra, durante la sfilata del carnevale cittadino. I fatti – come ricostruisce Il Mattino – risalgono a ieri pomeriggio, quando il carro ha sfilato per ultimo. Sulla pedana rimorchiata da un trattore la riproduzione di un carcere e sui muri le finestre con le grate di ferro delle celle.
All’interno, grazie a un elevatore elettrico, un’imponente statua della libertà che, invece di impugnare nella mano destra la fiaccola impugnava la quasi perfetta riproduzione di un mitra, un minaccioso kalashnikov in bella mostra. Davanti al carro, sul quale campeggiava la grande scritta ‘Freedom’, ragazzine che ballavano al suono di canzoni neomelodiche che inneggiavano alla “libertà per i carcerati”, circondati da ragazzi vestiti da carcerati.
“Vogliamo la libertà non solo per i carcerati ma per tutti quelli che soffrono anche fuori dalla prigione”, ha detto il capo della ‘paranza’, il gruppo che ha allestito il carro, che si fa chiamare ‘Sandokan’, come il boss mafioso dei Casalesi.
Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione parlamentare
Il senatore di Fratelli d’Itala, segretario Commissione Giustizia, Sergio Rastrelli parla di una: “sottocultura di assuefazione e condiscendenza a richiami criminali che infesta i nostri territori, ed esige una netta e decisa censura” e annuncia un’interrogazione parlamentare urgente al Ministro dell’Interno per comprendere come sia stato possibile che quel carro, accompagnato da musica neomelodica e da figuranti vestiti da detenuti, possa aver attraversato la città senza incontrare opposizioni, e come sia stato possibile che un evento ufficialmente finanziato dal Comune abbia potuto includere un elemento tanto controverso senza alcun controllo e supervisione”.