Il cinema italiano è un patrimonio culturale che va preservato, non possiamo continuare a finanziare con soldi pubblici i film flop degli amici della sinistra
Le case cinematografiche degli amici della sinistra hanno beneficiato per anni dei contributi dello Stato italiano senza riuscire ad ottenere dei risultati adeguati. I film che in questi anni sono stati finanziati non sono riusciti a superare le poche centinaia di spettatori. Adesso che il governo Meloni vuole mettere la parola fine a questi privilegi qualcuno si sente minacciato e prova ad attaccarci, ma noi continueremo su questa strada.
Ecco i numeri dei film con finanziamenti pubblici
Lo Stato italiano da anni finanzia le opere cinematografiche dei registi italiani ma i numeri generati da queste opere sono spesso un flop. I film di sette registi italiani tra i più famosi hanno ricevuto dallo Stato italiano cifre tra i 13,2 milioni ed i 2,1 milioni di euro comprensivi dei compensi dei registi. In totale, ben 20 film che hanno utilizzato complessivamente 11,5 milioni di euro di contributi pubblici hanno poi ottenuto poche centinaia di presenze nelle sale in cui sono stati trasmessi.
Tra il 2019 ed il 2022 due film finanziati con 4 milioni di euro dallo Stato italiano hanno incassato meno di 7mila euro. Sempre negli stessi anni poi le casse pubbliche hanno finanziato 1033 opere di cui, però, 331 non sono mai uscite nelle sale cinematografiche. Questi non sono numeri accettabili per la quantità di finanziamenti effettuati.
Il cinema italiano è un patrimonio culturale da preservare
Il cinema è da sempre un patrimonio culturale della nostra Nazione che va preservato. Per farlo dobbiamo mettere la parola fine alla mangiatoia che si è creata con i finanziamenti pubblici alle case cinematografiche amiche della sinistra. Adesso che i loro privilegi derivanti dai finanziamenti pubblici sono messi a rischio provano ad attaccarci.
Se ciò per cui vengono utilizzati i finanziamenti pubblici non piace, questi possono essere rimodulati per altre esigenze più importanti. È finita l’era in cui i soldi dei contribuenti venivano regalati agli amici della sinistra. Il governo Meloni ha già messo un freno all’utilizzo distorto dei finanziamenti pubblici.