Qualche vandalo imbecille ha offeso la memoria del Magistrato antimafia Antonino Caponnetto distruggendo la lapide in suo ricordo che si trova a Firenze
Il Magistrato antimafia Antonio Caponnetto scomparve nel 2002. Gli venne dedicata una lapide nei giardini del Lungarno del Tempio, a Firenze. La scorsa notte, però, qualche vandalo imbecille, ha offeso la memoria di questo grande magistrato distruggendone la lapide. Un gesto gravissimo che va condannato fermamente. Speriamo che venga ripristinata quanto prima possibile.
Ecco chi fu Antonino Caponnetto
Antonino Caponnetto è nato nel 1920 a Caltanissetta. Prese il posto di Rocco Chinnici, l’ideatore del pool antimafia, quando questo venne assassinato. Caponnetto guidò in maniera esemplare il pool antimafia lavorando con Falcone, Borsellino e Ayala nel maxiprocesso contro l’organizzazione mafiosa cosa nostra.
Morì nel 2002, ma le sue lacrime dopo la strage di via D’Amelio segnarono una stagione fatta di eroi che difendevano dei valori e degli ideali.
Un’azione vandalica e vigliacca
Quella lapide rappresenta il vivo ricordo dell’impegno contro la mafia del magistrato Antonino Caponnetto. L’impegno per la legalità. Il sacrificio di chi ha servito lo Stato e le Istituzioni combattendo strenuamente la mafia.
Distruggere quella lapide è un insulto gravissimo ed intollerabile a tutti i valori rappresentati da Antonino Caponnetto. La mia piena solidarietà e l’auspicio che venga ripristinata quanto prima possibile.