Succede a Matera: un pakistano ha segregato sua figlia perché non accettava il matrimonio combinato con il cugino in Pakistan
La vessava quotidianamente con violenze psicologiche, ma anche con violente aggressioni fisiche che l’hanno costretta al ricovero in ospedale. Una storia allucinante, l’ennesima. Stavolta, a picchiare e segregare la giovane pakistana che rifiutava il matrimonio combinato con il cugino in Pakistan era il padre. Proprio colui che avrebbe dovuto proteggerla da tutto e da tutti.
Picchiava la figlia perché rifiutava il matrimonio combinato con il cugino
Le aveva proibito di poter vedere ed uscire con gli amici, ma anche di poterli sentire telefonicamente, visto che le sequestrava il telefono per lunghissimi periodi. Completamente isolata. Da sola, a casa. E dopo aver scoperto che stava chattando con un suo amico, ha preso un paio di forbici e le ha tagliato in malo modo i lunghi capelli. Poi, l’ha picchiata violentemente con il manico di una scopa, colpendola fino a romperlo, nonostante la figlia fosse riversa sul pavimento, inerme e sanguinante, e la moglie lo supplicasse di fermarsi.
Soltanto fingendosi svenuta, la ragazza è riuscita a sottrarsi alla brutale punizione. Il padre, un pakistano di 37 anni, è stato arrestato a Matera con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati e costrizione al matrimonio ai danni della figlia minorenne.
La ragazza è stata affidata ai servizi sociali
L’attività di polizia giudiziaria è stata svolta dagli investigatori della squadra mobile, dopo aver appreso di un episodio sospetto, avvenuto lo scorso 15 aprile, quando la ragazza è arrivata al Pronto Soccorso con diverse contusioni sul corpo.
La ragazza è stata subito sottoposta ai necessari accertamenti di natura sanitaria ed affidata ai servizi sociali, come previsto dal “Codice Rosso”.