Sono in totale 311 i soggetti coinvolti, maxi indagine della Guardia di Finanza che sequestra 1 miliardo di euro di crediti fiscali: erano gravati da precedenti, percepivano il reddito di cittadinanza e emettevano fatture false per ottenere crediti d’imposta in realtà inesistenti
Sequestro di 1 miliardo di euro di crediti d’imposta che venivano generati in modo fittizio da società fantasma radicate su tutto il territorio nazionale. Tra i soggetti coinvolti in questa rete criminale, risulterebbero anche percettori del reddito di cittadinanza. Questa misura, voluta da Giuseppe Conte, ha messo in subbuglio i conti italiani: con quale coraggio continua a difendere ancora il Superbonus?
Le indagini della Guardia di Finanza
La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Savona ha condotto un’indagine nel settore dei crediti d’imposta riconducibili ai bonus edilizi, introdotti dal governo Conte, dell’Ecobonus e del Bonus facciate. Dalle indagini è scaturito come i crediti d’imposta fossero in realtà inesistenti perché ottenuti tramite false fatture.
La truffa legata ai bonus edilizi è stata attuata da una serie di società operanti sul territorio della provincia di Savona, ma è poi stata replicata su scala nazionale da altre aziende dello stesso settore. Molte di queste aziende però sono risultate essere società “fantasma”, ovvero società create solamente sulla carta, ma che in realtà non esistono.
Tra i soggetti coinvolti anche percettori del Reddito di Cittadinanza
Molti dei soggetti che sono stati coinvolti nelle indagini sono percettori del Reddito di Cittadinanza con anche precedenti penali alle spalle. Tra Bonus edilizi e Reddito di Cittadinanza la truffa è riuscita a raggirare fino ad un miliardo di euro.
Come si legge dal comunicato stampa della Guardia di Finanza, in totale i soggetti coinvolti sono ben 311: “Grazie al puntuale esame dei flussi delle cessioni dei crediti fittizi e alle complessive indagini svolte dalla Guardia di Finanza il GIP, su richiesta della Procura della Repubblica di Savona, che ha coordinato le indagini, ha emesso un decreto di sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p., per l’importo di un miliardo di euro da eseguire sul cassetto fiscale dei 311 soggetti economici coinvolti, detentori dei crediti d’imposta”.
Una truffa transregionale: dal nord al sud
L’indagine ha dato il via ad 85 perquisizioni nei confronti di tutte le società che hanno generato i crediti fittizi ed anche nei confronti dei relativi rappresentanti legali. In totale l’indagine ha coinvolto 250 militari in molte regioni dal nord al sud: Veneto, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Puglia.
L’intervento delle Fiamme Gialle di Savona è stato di vitale importanza per poter contrastare il dilagare di queste truffe legate ai bonus edilizi che tanto sono stati voluti ed acclamati, ma che si stanno dimostrando controproducenti.