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Migranti, impedire le partenze all’origine: approvato nuovo patto Ue

L’obiettivo del nuovo patto Ue è impedire la partenza dei migranti all’origine: senza questa forma di impedimento rischiamo fortemente di dover gestire il tema dei migranti senza impedire che alle loro spalle si arricchiscano gli scafisti della morte

Il nuovo Patto di migrazione e asilo ha ottenuto il via libera definitivo da parte del Parlamento europeo. L’obiettivo è quello di impedire la partenza dei migranti all’origine: senza questa forma di impedimento rischiamo fortemente di dover gestire il tema dei migranti senza poter evitare che alle loro spalle si arricchiscano gli scafisti della morte. È un passo significativo, ma non esclusivo: siamo convinti che dopo le elezioni del 9 giugno, con un Parlamento europeo che avrà una maggioranza diversa, si potrà incidere ulteriormente per avere una immigrazione regolare e non irregolare.

Ecco cosa cambia per l’Italia

Il nuovo Patto di migrazione e asilo ha ottenuto il via libera definitivo da parte del Parlamento europeo: 322 i voti a favore, 266 i contrari e 31 gli astenuti. Il testo del patto sui migranti si compone di nove atti legislativi che hanno l’obiettivo di superare l’approccio nazionale che adesso hanno le norme sui migranti, inserendo nuove regole uguali per tutti i paesi membri dell’Ue.

Il patto approvato dal Parlamento europeo non si discosta dai principi stabiliti dal regolamento di Dublino: primo tra tutti quello del paese di primo approdo, nel quale i migranti dovranno continuare a presentare le richieste d’asilo. Con le nuove norme, però, il paese di primo approdo, come l’Italia, potrà contare sul sostegno degli altri paesi membri dell’Ue per il ricollocamento dei migranti.

Tutti i migranti dovranno sottoporsi ad una procedura di screening, con la quale verranno raccolti i dati biometrici, come le impronte digitali, per essere poi salvati all’interno di una banca dati europea. Tutti i migranti provenienti da paesi con una percentuale di richieste di asilo inferiore al 20% saranno inseriti nella nuova procedura rapida. Verranno ospitati in appositi centri di accoglienza: entro tre mesi dovranno fare domanda d’asilo, chi non avrà diritto all’asilo sarà rimpatriato sempre entro tre mesi.

Introdotta la solidarietà obbligatoria

Le nuove norme introducono il concetto di solidità obbligatoria: questa consiste in un numero standard di ricollocamenti che devono essere eseguiti a cadenza annuale. Gli stati membri potranno però contribuire all’accoglienza dei migranti con misure finanziarie decise in base alla popolazione del paese e PIL.

Foti: “È un passo significativo”

“Non sono preoccupato perché il fatto che Pd e M5S abbiano votato contro è una garanzia, sapendo quanto sono sensibili loro agli immigrati clandestini e quanto noi ci opponiamo agli immigrati clandestini. Lega contraria su diversi punti del testo? Anche Fratelli d’Italia, su alcuni punti, ha votato contro o si è astenuta.

È un Patto che prevalentemente è orientato verso la gestione dei migranti, la posizione del governo Meloni all’unanimità è una posizione che ha fatto breccia anche in Europa e deve far breccia anche in questo Patto, ed è quella di impedire la partenza all’origine: senza questa forma di impedimento rischiamo fortemente di dover gestire il tema dei migranti senza impedire che alle loro spalle si arricchiscano gli scafisti della morte”, ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti.