La Corte di Cassazione ha detto che avevamo ragione noi a difendere l’utilizzo dello strumento del carcere duro per arginare il pericolo rappresentato da anarchici, terroristi e mafiosi
Pd e benpensanti di sinistra hanno fatto credere a lungo all’opinione pubblica che Cospito fosse vittima di un sopruso. La Cassazione ha detto che avevamo ragione noi a difendere l’utilizzo dello strumento del carcere duro per arginare il pericolo rappresentato da anarchici, terroristi e mafiosi.
Per la Cassazione è inammissibile l’istanza della difesa di Cospito
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile l’istanza presentata dalla difesa di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto al 41 bis, contro la decisione con cui il tribunale di Sorveglianza di Roma lo scorso 23 ottobre aveva confermato il carcere duro, sulla quale il procuratore generale di Cassazione aveva espresso parere negativo.
Sussistono tutti i presupposti per mantenimento carcere duro per Cospito
“La Cassazione ha scritto la pagina definitiva sul caso Cospito, confermando il regime del 41 bis a suo carico. Abbiamo sempre difeso le istituzioni democratiche dalle violenze del terrorismo, senza alcuna indulgenza e senza farci intimorire. Con la decisione di oggi la Cassazione conferma che vi erano e vi sono attualmente tutti i presupposti giuridici per il mantenimento del carcere duro a carico di Cospito.
Una decisione che conferma indirettamente la fondatezza e la legittimità delle posizioni del Governo: nessun cedimento, nessun arretramento, nessun tentennamento nel contrasto frontale al terrorismo anarchico, soprattutto se si connota per la sua attuale carica rivoluzionaria violenta e eversiva”. È quanto dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e Sottosegretario di Stato alla Giustizia.
Foti: “Cassazione conferma validità del regime 41 bis”
“La pronuncia della Cassazione sul caso Cospito conferma la validità del regime del 41bis, ritenendolo necessario e giustificato per il contrasto del terrorismo anarchico. Il governo Meloni, e in particolare Fratelli d’Italia, continuano a ritenere che il 41 bis sia una misura utile al contrasto della criminalità organizzata e terrorismo. Questa decisione è la migliore risposta, data dai competenti organi giudiziari, a chi ha messo continuamente in dubbio l’uso di questa misura, facendo del caso Cospito l’emblema di una strumentale battaglia politica”. Lo dice Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.