La Toscana è l’unica regione d’Italia in cui oltre la metà della popolazione carceraria è straniera, 2246 detenuti su 4163 non sono cittadini italiani. Per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri potrebbe essere sufficiente far scontare a questi le pene nei paesi di origine. La nostra solidarietà prima di andare ai detenuti va agli agenti di custodia, fortemente sotto dimensionati rispetto alle stesse previsioni del Ministero. Solo a Sollicciano la presenza reale di organico è inferiore del 40% rispetto alle piante governative.
Ho presentato oggi in Aula una risoluzione firmata anche da Marina Staccioli, la portavoce dell’opposizione Stefania Fuscagni e ad altri consiglieri di centrodestra in cui si ribadisce la “contrarietà a qualsiasi amnistia e/o indulto come strumento di alleggerimento della popolazione carceraria”, “La centralità del principio di certezza della pena al pari del principio dello scopo riabilitativo della pena da scontare”. Nella risoluzione presentata si impegna anche la Giunta ad attivarsi presso il Parlamento ed il Governo per “colmare le carenze di organico, realizzare accordi internazionali al fine di far
scontare la pena nei paesi di origine per i condannati stranieri” e in ultimo di verificare la quantità e la qualità di lavoro di giudici e magistrati al fine di velocizzare i processi e diminuire così la quantità di detenuti in attesa di giudizio.
scontare la pena nei paesi di origine per i condannati stranieri” e in ultimo di verificare la quantità e la qualità di lavoro di giudici e magistrati al fine di velocizzare i processi e diminuire così la quantità di detenuti in attesa di giudizio.