In Toscana gli estetisti sono discriminati. Solo qui infatti non possono usare alcuni macchinari utili alla propria attività come il laser estetico e la luce pulsata. Basta sconfinare in Umbria o in Lazio che la normativa cambia. Tra l’altro alcuni di questi macchinari sono anche regolarmente venduti nei centri commerciali. Anche così si uccide l’economia della regione e per questo, insieme a Paolo Marcheschi e Marina Staccioli abbiamo presentato alcune modifiche alla legge regionale 31 maggio 2004.
La regione Toscana non si è ancora adeguata alla normativa nazionale vigente dallo scorso 12 maggio 2011, quando venne approvato il Decreto ministeriale 110 che legalizza l’utilizzo di alcune apparecchiature, tra cui il laser estetico e la luce pulsata (D.Lgs. del 12 maggio 2011, n. 110 pubblicato in G.U. n. 163 del 15 luglio 2011). Tenendo in vita una normativa regionale precedente, la 28 del 2004, più limitativa per i nostri estetisti si è creata una condizione di forte e ingiusta disparità tra regioni.
A Seguire il dettaglio normativo:
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In commissione sanità si apriranno giovedì le consultazioni sulla proposta di legge . n. 231 : “MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 31 MAGGIO 2004 , N.28 (DISCIPLINA DELLE ATTIVITA’ DI ESTETICA E DI TATUAGGIO E PIERCING”
Ad essa abbiamo proposto il seguente emendamento
Il comma 2 dell’articolo 1 (Modifiche all’articolo 3 della l.r. 28/2004) è sostituito con il seguente:
al comma 2 dell’articolo 3 della l.r. 28/2004 le parole “con l’ esclusione del laser estetico e strumenti analoghi a luce pulsata” sono soppresse.
Le parole “allegati al regolamento di cui all’articolo 5, comma 1” sono sostituite dalle seguenti: “approvati con deliberazione della Giunta regionale nel rispetto della normativa nazionale”.