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Tribunale di Portoferraio: FDI chiede alla Regione di intervenire

Con una mozione scritta insieme ai colleghi Marcheschi e Staccioli siamo intervenuti a sostegno del mantenimento della sezione distaccata del Tribunale di Livorno all’Isola d’Elba chiedendo alla Regione di “porre in essere ogni possibile iniziativa che, nei limiti dei propri poteri, sia atta a favorire il mantenimento ed il consolidamento degli uffici giudiziari all’Isola d’Elba”.
Il progetto governativo varato lo scorso anno e che prevede la chiusura sull’intero territorio nazionale, entro il prossimo 31 dicembre, di tutte le sedi distaccate dei tribunali e delle procure della Repubblica è vessatorio nei confronti della popolazione che già sconta numerose problematiche legate alla propria specificità di isola e che, nella fattispecie, verrebbeprivata dei suoi uffici giudiziari, con conseguenti notevoli disagi sia in termini di tempi che economici.
Occorre infatti considerare che l’Elba é un’entità a sé stante, vuoi per i tempi medi di percorrenza decisamente più alti rispetto a tutto il resto della provincia e, comunque, a quelli massimi stabiliti per legge, vuoi per l’indice di contenzioso, vuoi ancora perché eventuali stime vanno compiute non già sulla popolazione residente nei pochi mesi invernali ma sulle decine di migliaia di persone che affollano l’Isola mediamente nel corso dell’anno e che la rendono paragonabile ad una città di media grandezza. Senza dimenticarci della presenza sul territorio isolano di un istituto di pena di discreta importanza che esige un presidio giudiziario stabile in grado di garantire l’ordine pubblico ed un’adeguata sorveglianza, dato che gli eventuali reati commessi all’interno della struttura carceraria danno luogo a procedimenti per direttissima che oggi vengono svolti a Livorno, con un dispendio non indifferente di denaro pubblico per il trasferimento dei detenuti e delle forze dell’ordine.
Una analoga mozione sarà presentata nei prossimi giorni anche in Consiglio Provinciale dal neo consigliere di Fratelli d’Italia Pietro Carabellese.