Una presenza per sottolineare che i residenti delle case popolari di via Canova non sono soli, a chiedere diritti e legalità: ero presente questa mattina, davanti al blocco di appartamenti Erp dove nella notte di Natale si è verificata un’occupazione lampo scongiurata solo dall’intervento – pacifico, ma risoluto – di tutti i condomini. Gli inquilini di via Canova hanno messo in atto una resistenza passiva all’occupazione, quasi gandhiana rimediando da soli all’irruzione di una famiglia albanese che si era fatta scudo con 7 minori. Al di là del singolo episodio, resta un dato importante: laddove le istituzioni non danno risposte alla gente in attesa di una casa popolare, e non intervengono in maniera concreta di fronte alle occupazioni abusive, danno il via a una guerra tra poveri che genera insicurezza, odio, razzismo e tensioni sociali.
Comune e Regione non possono lasciare da soli coloro che scelgono di restare nei canoni della giustizia e della legalità. Il fenomeno delle case sfitte va sradicato: il patrimonio Erp dev’essere gestito meglio, a partire dalla vendita di alloggi a chi può permettersi di acquistarlo (e con quei soldi aumentare il numero di abitazioni popolari)”.