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Sismi, frane e alluvioni, ma la Regione non assume un geologo dal 2011

La Regione non assume un geologo dal 2011, nonostante in Toscana continuino a verificarsi terremoti, frane e alluvioni. Al posto dell’inserimento di funzionari a tempo indeterminato, tali professionisti continuano ad essere reclutati per sopperire agli innumerevoli posti vacanti senza però garantire continuità al lavoro svolto in settori specifici come rifiuti e bonifiche, dissesto idrogeologico, rischio sismico, valutazioni d’impatto ambientale e sanitario. Se davvero la giunta intende fare una buona opera di prevenzione, inizi a far scorrere la graduatoria dei geologi stilata nel 2008. 

Nell’ottica di una più razionale gestione del personale della pubblica amministrazione è importante che la Toscana si doti di figure professionali adeguate, come i geologi, considerato soprattutto che le numerose catastrofi ambientali abbattutesi negli ultimi anni sul nostro territorio sono causate proprio dall’uomo. Pensiamo alla mancanza di presidi e controllo sul territorio, all’abbandono dei terreni montani e all’insufficiente numero di opere di prevenzione, tutti temi in cui il geologo troverebbe il suo ruolo naturale. Attualmente, su circa 2400 dipendenti della Regione, i geologi in servizio sono appena 60 (lo 0,025%), distribuiti soprattutto negli uffici del Genio Civile