La Regione Toscana vietando il rilascio di permessi di ricerca di nuova coltivazione mineraria di Co2, di fatto favorisce il monopolio di Enel Green Power, ad oggi gestore unico delle centrali geotermoelettriche, penalizzando pesantemente i tanti piccoli concessionari che avevano già presentato un progetto.
La sinistra di potere ancora una volta si dimostra allergica alla logica d’impresa colpendo i piccoli investitori quando però si parla di colossi come Enel si mostra accondiscendente. L’approvazione di questa legge sarebbe un evidente aiuto al grande gruppo industriale nel ridurre del 20% le emissioni di Co2, obiettivo che gli consentirebbe di rimanere in linea con le prescrizioni imposte dal Protocollo di Kyoto. La Toscana di Rossi mantiene una linea poco ‘green’ e molto ‘economy’, piegata ai grandi interessi anche sull’ambiente.