Al via oggi la raccolta firme per definire l’utero in affitto un reato universale, promossa da Isabella Rauti, senatrice di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili del partito. Non possiamo consentire di andare a ‘comprare’ bambini all’estero e riconoscerli in Italia, serve una legge che punisca chi lo fa. Clicca qui e firma la petizione.
Leggi la proposta di legge di Fratelli d’Italia
Da sempre Fratelli d’Italia combatte contro l’utero in affitto, un esempio vergognoso di commercializzazione del corpo femminile e degli stessi bambini che nascono, acquistati come merci di scambio.
Anche Giorgia Meloni lo ha recentemente ribadito commentando a Il Giornale la notizia di un atto del Tribunale di Milano che nei giorni scorsi ha ordinato al Comune di trascrivere integralmente «l’atto di nascita con due padri di un bambino nato negli Stati Uniti con l’utero in affitto.
“In Italia la maternità surrogata è espressamente vietata e punita dalla legge 40 ma questo non impedisce alla magistratura di aggirare le norme e sdoganare di fatto nella nostra Nazione una pratica che trasforma la maternità e i bambini in prodotti” ha detto Giorgia Meloni.
“Facciamo fronte comune in Parlamento – ha aggiunto – e approviamo la proposta di FdI per rendere l’utero in affitto reato universale, ovvero punibile in Italia anche se commesso all’estero. Basta perdere tempo”.
Utero in affitto in Europa
Ecco che però se in Italia la legge punisce chiunque applichi il contratto detto di maternità surrogata in cui una coppia o un singolo concluda la pratica dell’utero in affitto, con o senza corrispettivo di denaro.
Chi pratica la surrogazione all’estero può essere dichiarato legittimamente padre o madre del bambino, nonostante la normativa sulla maternità surrogata in Italia.
L’utero in affitto è considerato legale in alcuni Paesi come Grecia, Gran Bretagna, Olanda, Albania, Polonia, Russia, Stati Uniti e Ucraina.
Utero in affitto nel Mondo
Ci sono poi le nascite in paesi extraeuropei come India e Stati Uniti d’America, dove la maternità surrogata è legale (e a pagamento).
In India si vendono millecinquecento bambini all’anno per assecondare la domanda di richiesta dell’utero in affitto che viene dall’estero, attirata dai prezzi bassi, circa 30mila dollari rispetto ai 50mila che si spendono negli Stati Uniti d’America.
Nonostante i costi più elevati, anche negli Usa il business della maternità surrogata aumenta, con un numero di nascite superiore a duemila ogni anno, rispetto alle quali addirittura si dà agli aspiranti genitori la possibilità di scegliere alcune caratteristiche base del nascituro.
Poi purtroppo dobbiamo fare i conti con chi invece non attua leggi sull’utero in affitto. I dati che arrivano proprio da paesi dell’Est Europa, come Polonia e Ucraina, rivelano come vi sia un turismo mirato alla ricerca di madri surrogate. Uno sfruttamento che però rende l’industria mondiale dell’utero in affitto un business da oltre 6 miliardi di dollari all’anno.
Come in Italia in altri molti Paesi l’utero in affitto è illegale, ma è possibile comunque ottenere il riconoscimento del figlio al proprio rientro.
Non lo possiamo permettere, non possiamo essere complici di questo mercato.
Fratelli d’Italia chiede che il Parlamento discuta la nostra proposta di legge.
Perché l’utero in affitto è un reato universale, e la surrogazione di maternità commessa all’estero da un cittadino italiano deve essere perseguita dalla legge.
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