La scusa del freddo si è sciolta come neve al sole: evidentemente il problema degli immigrati di San Miniato non era la mancanza delle attrezzature necessarie per lavorare, ma la carenza di senso civico. Invece di restituire qualcosa alla comunità che si è offerta di ospitarli, gli extracomunitari hanno preso in giro un’intera cittadina e i suoi amministratori.
Adesso basta, però: è vergognoso lasciarsi trattare così. Quanto continua ad accadere a San Miniato, dove alcuni profughi provenienti da Gambia, Mali e Senegal hanno abbandonato i lavori socialmente utili previsti dagli accordi col Comune in cambio dell’inserimento in strutture di accoglienza. Nelle settimane scorse li abbiamo incontrati e torneremo a San Miniato nei prossimi giorni, per dire loro che se non si rimboccano le maniche non sono graditi. Hanno fatto credere a tutti che sarebbero tornati al lavoro, ma hanno ripreso a incrociare le braccia rifiutando di lavorare gratis per ricambiare l’accoglienza che le istituzioni hanno dato: ciò conferma il fallimento della politica buonista degli enti locali, ora la comunità smetta di farsi carico del loro vitto e alloggio. Chiediamo che la Regione e gli enti locali revochino l’inserimento in questi progetti.